Bagnatura lateriziE' buona norma che i blocchi siano bagnati prima della posa in opera, e la bagnatura dovrà saturare il laterizio, ma senza ristagni d'acqua in superficie. Il laterizio, saturo, non sottrarrà acqua alla malta e la superficie asciutta eviterà, nel contempo, la formazione di una pellicola di separazione che potrebbe compromettere l'aderenza fra i diversi elementi costituenti la muratura (fatto che, fra l'altro, può facilitare la penetrazione dell'acqua meteorica).Blocchi non sufficientemente bagnati tenderanno a sottrarre l'acqua di impasto della malta, "bruciando„ la malta stessa e causando quindi una sensibile riduzione della resistenza della muratura. E' assolutamente da evitare il tentativo di compensare la scarsa bagnatura del laterizio con un eccesso d'acqua della malta. |
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Giunti di maltaI giunti di malta devono essere preferibilmente continui, ossia coprire l'intera faccia verticale e orizzontale del blocco e comunque, se si eseguono giunti interrotti per migliorare le prestazioni termiche del muro, la distanza fra le due "strisce” di malta non deve essere maggiore di 2 - 3 cm in modo da non ridurre le prestazioni statiche del muro. Se si vuole aumentare in modo significativo questa distanza, come pure se si vogliono realizzare giunti di spessore inferiore a 5 mm o superiore a 15 mm sarà necessario determinare sperimentalmente la resistenza del muro su campioni provati in laboratorio. Per i blocchi a incastro, che sono messi in opera senza giunto verticale di malta, o nei quali il giunto è concentrato in una "tasca” (il loro impiego è limitato alle zone non classificate sismiche, come chiaramente espresso dal D.M. 16 gennaio 1996 e dalla relativa circolare illustrativa n° 65 del 28 aprile 1997), è obbligatoria la determinazione della resistenza meccanica su muretti, anche nel caso di blocchi semipieni (F/A<=45 %). Infatti le tabelle A e B del decreto 20 novembre 1987, che consentono di ricavare la resistenza del muro conoscendo la resistenza della malta e dei blocchi, sono applicabili soltanto nel caso di blocchi semipieni e in presenza di giunti di malta continui, verticali e orizzontali. Dei giunti di malta si occupa diffusamente l'Eurocodice 6 "Progettazione di strutture di muratura-Parte 1-1”, che prevede, oltre alla posa tradizionale, sia il caso del letto di malta interrotto, sia il caso dei giunti verticali non riempiti (interrotti o a incastro). Se non sono disponibili prove sperimentali, la resistenza delle murature va valutata applicando la formula prevista al punto 3.6.2.2 fk = K fbf 0,65fm0,25 dove K può variare da 0,60 a 0,40 in funzione delle caratteristiche del laterizio e della malta, mentre fb e fm sono le resistenze a compressione di blocchi e malta, in N/mm. La stessa formula può essere utilizzata per valutare la resistenza della muratura in presenza di giunti di malta interrotti. In questo caso K è variabile da 0,30 per b/t = 0,8 a 0,60 per b/t <= 0,5 cioè in funzione del rapporto fra la distanza fra gli assi delle strisce di malta (b) e lo spessore del muro (t). Un blocco semipieno (Gruppo 2a, volume dei fori compreso fra il 25 e il 45% del volume lordo del blocco, spessore del muro monostrato = 30 cm), con resistenza normalizzata pari a 15 N/mm2 (valore di resistenza corretto con un coefficiente che tiene conto della forma del blocco), in opera con una malta con resistenza di 8 N/mm2 , può assicurare una resistenza caratteristica a compressione della muratura di 5,4 N/mm2 .. Un muro realizzato con gli stessi blocchi, con la stessa malta, distesa però su due strisce parallele di 6 cm ognuna, fornisce soltanto 2,9 N/mm2. Nel caso il letto di malta sia continuo ma i giunti verticali non siano riempiti, secondo l'Eurocodice non c'è riduzione della resistenza a compressione del muro. La posa a giunti interrotti va però comunque a scapito della resistenza della muratura agli sforzi taglianti: con giunti orizzontali interrotti la resistenza a taglio in assenza di carichi verticali f vko si riduce secondo il rapporto g/t (larghezza totale delle due strisce di malta/spessore del muro), e nel caso prima esaminato, si riduce a 6+6/30= 0,4 f vko |
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IntonacoL'intonaco era un tempo considerato alla stregua di un materiale di usura; aveva il compito di proteggere la muratura dalle aggressioni climatiche e veniva periodicamente rinnovato. Oggi deve ancora proteggere la muratura, ma, soprattutto per l'elevato costo della manodopera e delle attrezzature di cantiere, deve durare il più a lungo possibile, senza cavillature e senza screpolature. Perchè questo si verifichi è necessario seguire le semplici indicazioni riportate in DETTAGLI. |
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